lunedì 12 settembre 2011

ERRANTI NELL’ERRORE

Siamo tutti erranti nei nostri errori, nelle paure, nei timori, nello spaesamento quotidiano.

Il percorso per raggiungere la libertà, la conoscenza e la verità consiste in una ricerca senza fine che transita attraverso il tentativo, l’errore e l’erranza senza meta.
Nell’errare tutto muta secondo le leggi della divergenza e può essere accostato soltanto attraverso variazioni discordanti.
Equivoco, instabilità, vertigine. Tutto si deforma, si trasforma ed entra in conflitto. Solo nella differenza si riconosce il vero significato del nostro agire e della nostra storia.
Ma chi è il custode di quel reame oscuro che gli uomini cercano così attentament e di evitare?
Quel regno che unico può svelare la verità nascosta dei nostri desideri e dell’immaginazione?
Cinquanta persone per cinquanta giorni hanno annotato i loro errori quotidiani su dei piccoli diari.

Tutto il materiale raccolto verrà messo in azione durante una performance che si svolgerà il 16 settembre 2011 all’interno del Giardino Giusti di Verona.

La conclusione di un percorso in cui, per i protagonisti, l’erranza è diventata l’incerta e malsicura traccia nella ricerca di un senso e di un significato per l’esistenza.

“Nel mondo organizzato dalle leggi ferree del concetto, dell’etica e della morale per poter aspirare ad un confronto con la verità è necessario entrare anche in quello spazio che gli uomini cercano di evitare: lo spazio dell’errore.
La nostra ragione ci mette continuamente in guardia dal rapporto con l’errore, ma è solo nell’errore che si può scoprire la verità nascosta dei nostri desideri e dell’immaginazione.”

Michele Manzini

Michele Manzini nasce a Verona nel 1967 dove vive e lavora.

Da anni concentra la sua ricerca sul tema del paesaggio contrapponendo all’idea di armonia la realizzazione di figure in grado di proporre l’instabilità ed il conflitto come elementi non risolti. Ha esposto le sue opere in numerose mostre e spazi sia in Italia che all’estero tra cui: il Palazzo della Gran Guardia a Verona nel 2008, l’Istituto Italiano di Cultura a Praga nel 2009, il MAXXI di Roma nel 2009, il SUPEC di Shanghai in occasione dell’Expò del 2010 e alla 54° Biennale di Venezia nel 2011. Ha pubblicato diversi testi tra cui nel 2002 ricordiamo “Il paesaggio e il suo mito” Editions de la Villette, Parigi e nel 2011 “Mescolanze” Edizioni Kn-Studio.

Nel 2009 ha vinto il Premio Terna per l’Arte contemporanea.

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