sabato 19 marzo 2011

Euro-Mediterraneo per un nuovo paradigma



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A fronte dello smarrimento della politica italiana che si limita a commentare i fatti di cui non è più protagonista da tempo, è importante delineare una sinistra larga, capace di uno sguardo che non si fermi all’orizzonte. Dopo secoli, il Mediterraneo torna ad essere al centro della scena mondiale, e questo ci impone un cambiamento di paradigma. Il discorso domestico è irritante e gioca sulla paura dell’altro che invaderà il nostro paese. Per questo occorre ribaltare completamente questa logica difensiva. Il Mediterraneo non è una minaccia, ma una risorsa. Non dobbiamo proteggerci dal Mediterraneo, limitandoci a fare una politica di contenimento, ma guardare alla gigantesca risorsa umana, culturale e politica che ci arriva dalla richiesta di libertà e democrazia nel Maghreb e in altre zone del mondo. Le mobilitazioni della Grecia non parlavano forse lo stesso linguaggio? Le stesse mobilitazioni italiane – dagli studenti fino alle donne – non dicevano in fondo la stessa cosa? Sono moti di giustizia e democrazia che non hanno leader e che vanno compresi profondamente, se vogliamo tracciare le basi di una nuova politica.

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