mercoledì 14 settembre 2011

Testo liquido: nuova benzina per la Rete

In origine era il libro, fondamentale strumento di espansione della conoscenza. Gutenberg aprì le porte del sapere con l’invenzione del “carattere mobile". Internet ha reso più economica, veloce e multimediale l’informazione. Ma cosa accadrebbe se ogni singola parola di un testo fosse direttamente collegata ad una Rete? Nascerebbe un testo speciale, attivo e sfuggente, un “testo liquido”.
Protagonista di questa “RiEvoluzione” testuale è Frode England, ricercatore della Uclic.

L'idea (o l'utopia) di base è trasformare ogni parola in un'iperparola, inventando un nuovo standard per il web, la “liquid information”. Grazie ad esso i nostri browser leggono ogni singola parola come un potenziale hyperlink “legato” all'enorme massa della Rete. “Ogni link è multidirezionale a qualsiasi granularità di cui hai bisogno" dice Hegland.

Il team di ricerca della UCLIC ha lanciato da poco un prototipo, una versione “iperattiva” del sito della Cnn e Bbc http://www.liquidinformation.org/demo/index.html . Se posiamo il mouse su una parola qualsiasi - ci appare automaticamente un menu con diverse opzioni: trovare parti di testo sull’argomento della parola (ad esempio “Comunicazione”), evidenziare le parti più importanti, consultare le decine e decine di dizionari on line sulla definizione, spostarsi direttamente sulla ricerca Google. Ogni parola sembra quindi essere analizzata nel suo aspetto del significante, del significato e della sua accezione nella Rete.

Lo scopo, dice Hegland, "è di rendere le persone consapevoli delle possibilità interattive del testo. Gran parte della storia della tecnologia e del digitale ha riguardato la produzione di informazione. Ora è giunto il momento di concentrarsi sul consumo".
Secondo Hegland la versione di Liquid Information attualmente online mostra solo una piccola parte di ciò che gli utenti potranno fare quando il progetto verrà ultimato.
Una delle funzioni più importanti permetterà all'utente di inserire nei documenti dei link a suo piacimento. Ma fermiamoci a pensare.
Il ruolo del moderno gestore dell’informazione on line coniste nel selezionare, trattare in maniera multimediale e ipercollegare un testo. Uno dei suoi obiettivi e non far scappare il cyberlettore, sempre di fretta e facile alla noia. Cosa succederà con un “liquid text”, una massa di parole continuamente sfuggente che sembra spostare l’utente all’infinito? Non ci sarà un senso di dispersione inaccettabile?
La risposta starà nel poter disegnare una mappa dei proprio spostamenti, per sapere sempre il percorso che si è seguito.

In questo modo, ogni navigatore potrà tracciare una rotta, che si sovrapporrà a quella preordinata dai produttori delle pagine: "Oggi, aggiunge England, il web è una raccolta di link a senso unico, inseriti a mano. L'interattività non riesce ad andare oltre".
La linearità nella narrazione dell’autore subisce un altro forte colpo. Ai critici Hegland risponde che "la leggibilità è importante ma la leggibilità insieme all'interattività, o la leggibilità approfondita, è cruciale per aiutarci a seguire delle connessioni, esplicite o meno che siano".

Il progetto di Hegland viene da lontano, e non è certo il solo. Non è un caso che tra i numi tutelari di Liquid Information ci sia Douglas Engelbart, il padre del mouse e l'inventore negli anni Sessanta di NLS/Augment, uno dei primi sistemi di navigazione ipertestuale.


Accanto a Engelbart, tra gli advisor del progetto figura anche Vinton Cerf, co-realizzatore, insieme a Bob Kahn, del protocollo TCP/IP, che permette il funzionamento di Internet. Hegland lavora a queste idee dal 1991. L'avvento del web nel 1993 ha prodotto nei fatti un'interattività semplificata, con una netta distinzione tra produzione e consumo di informazioni. L
Non si dimentichi poi la funzione “democraticizzante” del Web. Facendo finta di non conoscere la spinosa questione del digital divide, si pensi alla massa di informazione disponibili con Internet. Si legge sulla home del sito: “The web is a great step forward in information access and you can think of this project as an effort to turn web 'browsers' into web 'readers'. This is not about 'links' it's about interactive text - text you can issue commands on, such as 'highlight this word in red' or 'look up the dictionary definition of this word”.

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