lunedì 26 settembre 2011

Postmoderno e Web 2.0 – è nato prima l’uovo o la gallina?


inserito da Giulio Pascali il 17 settembre 2011 alle 12:08 in Community
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Mi riferisco a questo articolo su Micromega, per evidenziare una piccola questione che, nel dibattito sulla rivoluzione cognitiva portata da internet e dal Web 2.0, mi porta a chiedermi se il web nell’evoluzione culturale della nostra società, invece che la CAUSA non sia pittosto l’EFFETTO.
É un concetto un po contorto.
Provo a sintetizzare.
Si pensa, si dice (io per primo) che la rete stia rivoluzionando il pensiero contemporaneo (come la stampa ha portato al pensiero moderno); si veda a tal proposito dil saggio di Baricco “I barbari, saggio sulla mutazione”, dove con molta efficacia si dimostra come nella storia a causa di un’innovazione tecnologica si determina un allargamento dell’accesso a una determinata competenza e conoscenza da parte di uno strato sociale più ampio portando ad una rivoluzione culturale: l’innovazione tecnologica è CAUSA dell’evoluzione culturale.
In questo senso internet é sicuramente “causa”, una nuova tecnologia che facilitando enormemente l’accesso a una quantità di informazioni e competenze, prima esclusive e appannaggio di ristrette cerchie di esperti, sta determinando una evoluzione culturale globale.
L’articolo di Micromega evidenzia come il pensiero postmoderno contenesse al suo interno già i principi fondanti del pensiero dominante della rete (degerarchizzazione e copresenza contemporanea di molteplici verità, realtà e identità come risultato di diverse aggregazioni culturali e sociali); cito alcuni passagi:
“(…) il sacerdote utilizza il termine “verità” in modo assai diverso dallo scienziato, che a sua volta intende la medesima locuzione in modo ancora diverso rispetto a un artista. Di conseguenza, svanisce completamente il concetto di una visione unica del mondo, di una visione predominante. Se ne deduce che tutte le interpretazioni convivono, e sono su uno stesso piano. “
“Il postmodernismo mirava a qualcosa di più che pretendere semplicemente una rivalutazione delle strutture del potere. Affermava che noi tutti come esseri umani altro non siamo che aggregati di quelle strutture. Sosteneva che non possiamo prendere le distanze dalle richieste e dalle identità che tali discorsi ci presentano. (…) Il postmodernismo, invece, afferma che ci muoviamo attraverso una serie di coordinate su vari fronti – classe sociale, genere, sesso, etnia – e che queste coordinate di fatto costituiscono la nostra unica identità. Altro non c’ è. Questa è la sfida fondamentale che il postmodernismo ha portato al grande convivio delle idee umane, in quanto ha cambiato il gioco, passando dall’ autodeterminazione alla determinazione dell’ altro.”
“internet è quanto di più postmoderno esista su questo pianeta. Il suo effetto più immediato in Occidente pare essere stato la nascita di una generazione che è maggiormente interessata ai social network che alla rivoluzione sociale. “
Si potrebbe quindi sostenere che, per quanto sia innegabile l’effetto rivoluzionario della rete, il suo successo, il suo essere diventato strumento così capillarmente diffuso, sia dovuto al fatto che ha dato risposte a richieste culturali già implicitamente presenti nella cultura dominante. Il postmodernismo ha creato i presupposti culturali affinchè l’invenzione della rete potesse venire accolta e percepita in tutte le sue potenzialità. Non è un caso che la vera rivoluzione consiste in quello che viene definito web 2.0, ovvero nel complesso di modalità d’uso della tecnologia e non tanto nella tecnologia stessa (internet).
Insomma, la domanda è se in realtà, contrariamente a quanto sostiene Baricco, non sia il complesso delle culture dominanti a scegliersi e ad adottare la tecnologia, disponibile in qel momento, che maggiormente le rappresenta.
In questo senso è lecito chiedersi se in realtà la rete non sia altro che un EFFETTO, la tecnologia che il postmodernismo dominante si é dato per esprimere se stesso.
Insomma: é nato prima l’uovo o la gallina?

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