domenica 3 luglio 2011

Meme

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Un meme è una riconoscibile entità di informazione relativa alla cultura umana che è replicabile da una mente o un supporto simbolico di memoria, per esempio un libro, ad un'altra mente o supporto. In termini più specifici, un meme è "un'unità auto-propagantesi" di evoluzione culturale, analoga a ciò che il gene è per la genetica. La parola è stata coniata da Richard Dawkins nel suo controverso libro Il gene egoista, ma un concetto analogo era già stato preconizzato da William S. Burroughs quando affermava che "il linguaggio è un virus" [1].
La memetica è lo studio semi-formale dei memi e dei modelli evoluzionistici che spiegano la loro diffusione. Può essere attualmente considerata come una protoscienza interdisciplinare a pieno titolo. Più in particolare, essa studia i modelli evolutivi sul trasferimento di informazioni, di conoscenza e delle preferenze culturali basati sull'intuitivo concetto di meme. Dal punto di vista più generale, la memetica è un approccio sistemico (systemics) e socio-cognitivo legato esclusivamente con le proprietà sinergetiche dei sistemi/agenti intelligenti e loro società.
La memetica ipotizza che, analogamente ai modelli standard biologici che spiegano la somiglianza fra generazioni con i geni, così si possono spiegare le "eredità culturali" attraverso dei replicatori chiamati memi.
Tutto ciò che può essere definito cultura è certamente diverso dal patrimonio genetico, ma in comune con questo vi è la capacità di trasmettersi attraverso individui, anche se le modalità di trasmissione tra memi e geni sono differenti.
Un meme può essere parte di un'idea, una lingua, una melodia, una forma, un'abilità, un valore morale o estetico; può essere in genere qualsiasi cosa possa essere comunemente imparata e trasmessa ad altri come un'unità.
Come l'evoluzione genetica, anche l'evoluzione memetica non può avvenire senza mutazioni. La mutazione produce varianti di cui solo le più adatte si replicano: esse diventano più comuni ed aumentano la loro probabilità di replicarsi ulteriormente. È probabile che sia stata la mutazione a far evolvere culturalmente un primitivo gruppo di sillabe nell'ampia gamma di lingue e dialetti attualmente esistenti, e similmente anche per l'ampia gamma di significati simbolici all'interno di ogni lingua. Ulteriori mutazioni del linguaggio sono la scrittura, l'alfabeto Braille, la lingua dei segni, eccetera.
Persino i cosiddetti "tormentoni" generati dai mass-media o estrapolati da film, videogiochi, discorsi pubblici sono memi capaci di diffondersi e mutare - si pensi ad esempio alla recente diffusione dell'espressione «mi consenta...» impostasi nel linguaggio prima politico e poi mass-mediatico. Un motore di ricerca può essere uno strumento utile, ancorché imperfetto, per misurare la diffusione memetica di una frase.
In fondo, il termine meme è usato per indicare un qualsiasi pezzo di informazione che viene trasmesso da una mente ad un'altra. Questa interpretazione è più simile all'idea del "linguaggio come virus" piuttosto che all'analogia di Dawkins dei memi come comportamenti replicantisi

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