sabato 4 giugno 2011

Metafora del cantiere edile

Purtroppo il problema non è solo di investimento economico ma è di riorganizzazione culturale e professionale.
La scuola italiana tutto sommato (i dati lo confermano) offre un servizio all'istruzione sufficiente ma è totalmente carente per quanto riguarda la formazione continua del cittadino.
La scuola deve assolutamente essere ripensata in particolare il know how principale sviluppato dalle istituzioni scolastiche dovrà essere quello di una guida per apprendere ad apprendere per disciplinare e moltiplicare le occasioni di apprendimento nel corso ditutta la vita civile e professionale.
E' necessario che la scuola metta in primo piano "le mappe cognitive" attraverso le quali ogni individuo dovrà interpretare e utilizzare i contenuti, le competenze e i saperi particolari che lo accompagneranno nel corso della sua esistenza civile e professionale. Se l'accento sarà solo, o principalmente, sui singoli contenuti e sulle singole competenze, le istituzioni scolastiche contribuiranno a formare individui pericolosamente inclini pericolosamente inclini a essere spazzati via dai prossimi mutamenti tecnologici, economici e sociali, che certo non mancheranno e anzi,si moltiplicheranno.

La scuola potrà recuperare centralità sociale solo se riuscirà ad essere luogo di coordinamento di molteplici apprendimenti.

Purtroppo e a malincuore dobbiamo renderci conto che il corpo operativo dei docenti non è in grado al momento di esprimere operativamente queste istanze e a livello politico non c'è nessun interesse ad attuare una vera riforma culturale della scuola.

Metafora del cantiere edile:
non abbiamo architetti che progettino case vivibili e coerenti con il futuro delle persone che ci andranno ad abitare e anche se costoro ci fossero non ci sono sufficienti maestranze professionalmente in grado di realizzarle, inoltre il cantiere è organizzato sostanzialmente alla vecchia maniera e i nuovi materiali e le nuove procedure costruttive non trovano idoneo spazio applicativo. Pagare di più gli stessi architetti e le stesse maestranze senza pretendere uno sforzo progettuale e realizzativo culturalmente diverso non condurrebbe a nulla, le case verrebbero costruite sempre e comunque nello stesso modo.

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