venerdì 22 aprile 2011

La militarizzazione della scuola

Ed entrando nel merito della contro-riforma, un altro importante pedagogista, Luigi Guerra, preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Univeriotà di Bologna, così ha scritto, tra le altre cose, in merito reintroduzione della valutazione numerica sia sul piano del rendimento che della "condotta": "In qualsiasi università, uno studente che presentasse queste scelte come funzionali ad un miglioramento della qualità del rendimento e del comportamento degli studenti verrebbe trattato come una matricola impreparata. Il problema non sta nelle forme del giudizio, ma nel modo in cui ci si arriva, nel come si riesce ad insegnare e a costruire la socializzazione e l’ apprendimento dei ragazzi: limitarsi a restaurare le modalità per constatare e sanzionare le loro lacune e indiscipline è un’ operazione che corrisponde semplicemente al desiderio di riversare ogni responsabilità sugli studenti, sulle loro famiglie, sul loro ambiente di vita; alla scelta di eliminare dalla scuola chi dà fastidio, chi parla e pensa in modo diverso dalla cultura dominante. In definitiva, chi dovrebbe essere oggetto di cura, non di sanzione. Ed è un vero peccato che autorevoli opinionisti, anche normalmente illuminati, si siano fatti contaminare da questa voglia di restaurazione burocratica, di militarizzazione della scuola".

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