domenica 26 dicembre 2010

La rete




A differenza delle altre rivoluzioni comunicative, che avevano mantenuto il carattere unidirezionale dei flussi informativi, anche se mutando i supporti e le tecniche che spostavano contenuti e messaggi da un centro (emissore) ad una periferia (pubblico recettore), la comunicazione digitale nasce come conseguenza di una trasformazione tecnologica che altererà lo stesso processo comunicativo. Questo si configura non più come una architettura discendente, ma come una rete che pone tutti i membri allo stesso distanza informativa fornendo a tutti i suo membri l´ accesso a tutte le informazioni, realizzando, così, l´utopia dell´inclusione totale. Ma, soprattutto, i membri della rete, per la prima volta nella storia dell´umanità, hanno lo stesso potere comunicativo, ossia, lo stesso potere di produzione e distribuzione delle informazioni. Finisce, cosi, la passività tecnologica, la sfera pubblica opinativa, il pubblico e la massa silenziosa, le moltitudini. La rivoluzione tecnologica digitale ha dato inizio ad una nuova epoca comunicativa che ha trasformato non soltanto il modo di comunicare ma la stessa architettura del processo comunicativo. Una forma interessante per capire le dimensioni di tale storica trasformazione del comunicare è l´analisi delle rappresentazioni estetiche dei processi comunicativi. Il modello analogico, che ha caratterizzato i processi comunicativi dal teatro, al libro, all´ elettricità (media de massa, cinema , Tv), può essere rappresentato con una freccia da un punto A in direzione ad un punto B. Dove A sta per emissore (centro attivo produttore delle informazioni) e B sta ad indicare il pubblico recettore (tecnologicamente passivo). Al contrario la rappresentazione grafica di una rete digitale, o meglio di una parte di essa, sarà costituita da un groviglio di flussi informativi incrociati, che si sovrappongono in tutte le direzioni. Qualcosa di Simile ad una matassa, ad un gomitolo, o ad una costellazione.
Postado por ATOPOS às 03:28

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