lunedì 28 dicembre 2009

Neonomadismo 5

L’apprendimento tramite il viaggio
Arianna Dagnino

Il processo formativo è stato più volte paragonato ad un viaggio in cui l’esito finale è arricchito,
in termini di conoscenze, esperienze e stati d’animo, dalle soste in stazioni intermedie piuttosto
che dal semplice raggiungimento della meta.

Viaggiatori si nasce o si diventa?

2 commenti:

Vera ha detto...
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Vera ha detto...

Ritrovarla così, quasi per caso nella blogsfera devo ammetterlo, fa un certo effetto.
Sono passati ormai, wow, ben cinque anni dall'ultima volta che l'ho vista dietro una cattedra, come mio professore.
Forse anche di più diciamocelo: lei (per la gioia di noi studenti) preferiva le assi da carpentiere e i laptop all'anonima cattedra.
La meta devo ancora raggiungerla e il mio viaggio sarà sicuramente lungo ma ricordo con affetto e nostalgia le tante ore passate con lei.
A disegno tecnico non sono un asso ma sono perfettamente in grado di piantare un chiodo, costruire un rifugio per poveri volatili infreddoliti e utilizzare al meglio un computer. E tutto grazie a delle ore di lezione passate assieme a lei.
Che dire, torzeoni come si dice qui in Friuli lo si può nascere o diventare ma le esperienze importanti vissute nel mezzo, qualsiasi sia il viaggio non si dimenticano mai.
Con affetto, Veronica Dazzan classe 1992, orgogliosamente sezione A.