lunedì 26 novembre 2012

I decisori dell'incertezza. Oltre la scienza, la tecnologia e le verità assolute. Coinvolgersi operativamente, comunque.


Vi segnalo un'iniziativa promossa dall'Associazione Albertino Mussato. Si tratta di una relazione che prenderà le mosse da una breve messa a punto sugli ultimi premi Nobel assegnati (ossia l'indicazione ufficiale di alcuni campi cognitivi e scientifici in cui si sono ottenuti risultati di eccellenza, sensori di uno status tensionale delle nostre conoscenze di umana che cambiano continuamente). Ciò muta non solo il nostro rapporto di conoscenza con il tutto e con i particolari dettagliati (che nello specifico stanno divenendo per lo più nanometrici), ma si richiedono continui riaggiustamenti operativi, tecnologici, sociali, artistici e di attribuzione di senso in campo di comportamenti individuali e di comunità. Se si guarda allo scarto tra quello che conoscevamo e decidevamo anche solo pochi decenni fa, l'incremento è straordinario e si sono fatti passi da giganti, se invece osserviamo i nuovi orizzonti di non conosciuto e non gestibile che si aprono successivi alle grandi conoscenze, la dimensione dell'incertezza diventa sconfinata. Verrebbe voglia di bloccarsi e non saper piú cosa fare. Molti si affidano a certezze antiche o presunte o ad autorità che decidano per loro. Esistono però campi dove i saperi esperti non godono di decisionalità definitive: che cosa sia la coscienza, come decidere se esiste una dimensione di bene o di male, da dove scaturisca la vita e che soglia sia la morte, che ruolo ha l'amore, come costruire la giustizia, cosa sia la serenità, cosa trasmettere a figli e nuove generazioni, come consentire che ogni persona inventi se stessa, se il vivere sia un'esperienza contratta in un indefinito io o se esista un noi e se questo abbia un confine e se questo confine determini gli altri e se gli altri siano l'indefinibile o il conflitto e gli avversari, come progettare il possibile, senza avere la chiarezza dei confini invalicabili del l'impossibile... Ecc. Ecc. Non si indagherà sulle risposte ma sulla capacitâ operativa di allargare le domande e gestire le azioni con le domande larghe. La relazione si intitolerá (ma vi rendete conto che giá dare un titolo é un azzardo): I decisori dell'incertezza. Oltre la scienza, la tecnologia e le verità assolute. Coinvolgersi operativamente, comunque. Si terrá Martedi 27 novembre alle ore 17.30 presso l'Aula Magna di Istituto Calvi, via Santa Chiara 10 Padova. L'incauto relatore sará il sottoscritto e coloro che vorranno presenziare non saranno meno incauti. Ma in un tempo in cui mancano le bussole, discutere insieme da che parte si possa tracciare un sentiero, plausibile e praticabile, forse non è un esercizio inutile. Pertanto anche questa volta vi dico arriviandarci, ma é piú che un saluto: è un augurio. Gabriele Righetto

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